In questi giorni di inizio scuola, in un clima piuttosto incerto e complicato, mi è capitato di riprendere tra le mani un albo pubblicato in Italia da Zoolibri per la prima volta nel 2008 e che ho trovato particolarmente adatto al periodo e alle difficoltà che stiamo vivendo.
Si tratta di “Un piccolo passo”, scritto e illustrato da Simon James. È una storia semplice e perfetta, uno di quegli albi che, quando ti fanno la fatidica domanda “Per che età è indicato?”, ti fa rispondere senza esitare che va bene sempre, da 2 a 102 anni.
La storia è presto detta: tre fratelli anatroccoli si sono persi nel folto del bosco. I due più grandi non si perdono d’animo, sono pronti a procedere senza paura, il piccolo, invece, è spaventato e vuole la mamma. Crede di non farcela, ma i fratelli lo spronano ad andare avanti a dispetto delle sue gambette traballanti. Lo invitano a fare un passo e a nominarlo mentre compie l’atto di sollevare un piede mettendolo davanti all’altro.
Un Passo. Solo uno. E poi un altro e un altro ancora. Lui non si scoraggia, ci prova e per questo i fratelli decidono di ribattezzarlo Piccolo Passo. Tra incertezze e qualche esitazione i tre attraversano un paesaggio assolato, immerso in una tiepida atmosfera, resa perfettamente dalle illustrazioni pulite di Simon James. Ogni cosa intorno è calda e gialla come piume di anatroccolo, gialli i campi coltivati, gialle le radure, giallo il bosco, in molte, diverse gradazioni.
Ogni volta che Piccolo Passo viene preso dal timore di non farcela il fratello maggiore è lì al suo fianco, pronto a spronarlo. E quando Piccolo Passo, fiero del suo nuovo nome, ritroverà la sua mamma, non avrà paura ad entrare per primo nel fiume e lo farà senza esitare.
Lui, l’anatroccolo dalle gambette traballanti, è lì per dirci con forza straordinaria una cosa molto semplice e importate, che spesso tendiamo a dimenticare e di cui invece, di questi tempi, abbiamo estremo bisogno: non importa quanto tu sia piccolo e impaurito, non importa quanto sarà lungo e impervio il viaggio che ti troverai a dover affrontare, ciò che conta è avere accanto qualcuno che creda davvero in te, che abbia fiducia nelle tue capacità, qualcuno che sia lì pronto a ricordarti che tutto comincia con Un passo, piccolo, semplice. Ma con la maiuscola.
Lascia un commento